
Chiesa della Madonna delle Grazie:
Costruita sul sito di un antico pilone dedicato a S. Sebastiano, dopo la visita nel 1121 di papa Callisto II presso la precettoria di Ranverso. In seguito alla pestilenza del 1398 venne dipinta l’effige di San Rocco. Nel 1503 la cappella venne ampliata per adempiere al voto fatto da un ufficiale francese il cui cannone era rimasto impantanato nel fango nei pressi di Rosta; in quest’occasione venne dipinta l’immagine della Madonna delle Grazie, che ancora si può ammirare sopra l’altare.

Cappella di San Sebastiano:
La Cappella, anticamente posta appena fuori l’abitato del paese, viene fatta risalire a dopo la peste del 1428 o dopo quella del 1460, quando l’epidemia colpì le valli di Lanzo e anche Pianezza. Divenne famosa perchè, durante gli anni ‘30, fu spostata per intero di circa 140 metri, facendola muovere su delle rotaie per pochi metri al giorno. È a pianta quadrata di circa sei metri di lato e l’apertura frontale a grande arco leggermente acuto fu chiusa per motivi di sicurezza dopo le prescrizioni del Concilio di Tento.

Santuario di San Pancrazio:
Costruita sul sito di un antico pilone dedicato a San Sebastiano, dopo la visita nel 1121 di papa Callisto II presso la precettoria di Ranverso. In seguito alla pestilenza del 1398 venne dipinta l’effige di San Rocco. Nel 1503 la cappella venne ampliata per adempiere al voto fatto da un ufficiale francese il cui cannone era rimasto impantanato nel fango nei pressi di Rosta; in quest’occasione venne dipinta l’immagine della Madonna delle Grazie, che ancora si può ammirare sopra l’altare.

Castello di Pianezza:
Dell’antico castello di Pianezza al giorno d’oggi rimangono pochi resti, tra cui parte dei sotterranei e del bastione esterno, infatti a ridosso del XIX secolo venne messo in vendita e smembrato dai proprietari.
Tuttavia la sua storia racconta eventi rilevanti risalenti alla guerra di successione spagnola, infatti venne liberato dai piemontesi con l’ingegno e l’aiuto di una donna locale. Si trovava quasi a picco sulla Dora, in una posizione ottimale di controllo sulla via Francigena che passava lungo il fiume.

Villa Leumann:
Costruita nel corso del XVII secolo, quando la proprietà passò all’avvocato Burlotti, il quale tramutò la sua destinazione a uso civile e non agricolo. Dal 1885 fu di proprietà di Napoleone Leumann, il quale la fece ristrutturare da Pietro Fenoglio, architetto liberty torinese, il quale innestò elementi liberty nel primo decennio del XX secolo. A partire dal 1997, dopo essere stata una casa di riposo, diventa sede del comune di Pianezza.

Castello di Rivoli:
Il castello di Rivoli è una delle dimore Sabaude, incompiuto, fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e ospita il Museo d’arte contemporanea.
Costruito inizialmente nel IX secolo, di questa iniziale costruzione non rimane nulla, divenne di proprietà dei Savoia a partire dal XII secolo e ne fecero una dimora fortificata. Durante la seconda guerra mondiale venne distrutta la maggior parte degli edifici e la ristrutturazione venne completata nel 1984 a cura di Andrea Bruno.

Casa del Conte Verde:
Testimonianza unica di una dimora signorile del 1300, oggi sede civica di mostre d’arte. La tradizione popolare ha attribuito questo nome all’edificio, poiché risale all’epoca del conte Amedeo VI di Savoia (1334-1383), soprannominato Conte Verde. La bellissima facciata con il portico al piano terra, il solarium con loggiato aperto all’ultimo piano, ha la peculiarità di comporsi di decorazioni in cotto.

Chiesa di S. Maria della Stella
Chiesa conosciuta come Collegiata Alta, in origine era la sede del convento di San Domenico di Rivoli, legato ai conti di Savoia. Costruita intorno al 1290, restaurata e modificata nel 1682. E’ la chiesa più importante della città.

Chiesa di San Martino
L’edificio originario risale al 1217, i cui segni sono visibili nel campanile romanico. Tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV da cappella duecentesca la chiesa viene trasformata in basilica gotica a tre navate. Nel 1787 viene edificata una nuova chiesa, realizzata in tempi brevissimi. La facciata e l’interno sono d’impianto tardo barocco, l’altare maggiore è disegnato da Filippo Juvarra.

Cascina della Posta (Biblioteca Civica)
Costruiti a fine ‘800, gli edifici all’interno del Parco Salvemini, che oggi ospitano la Biblioteca. Civica e l’Informagiovani, nascono come casa rurale con le sue stalle, utilizzate come tappa di ristoro lungo la Via Francigena, per coloro che trasportavano le merci e per i loro cavalli.