Ontano nero

Ontano nero (Alnus glutinosa)

L’ontano nero è un albero che raggiunge di solito i 20 metri d’altezza. Il tronco è slanciato e la chioma è ovata-conica. La scorza è di colore grigio scuro con diverse fessure. Le foglie sono alterne, arrotondate, di colore verde brillante, doppiamente dentate e senza punta. Il fiore maschile è un amento pendente mentre quello femminile, di colore verde, matura in estate assumendo la forma di una piccola pigna. Il frutto vero e proprio però è molto piccolo: è un achenio duro di forma ovale con due piccole ali che ne permettono la diffusione grazie al vento (anemocoria). La pianta è presente dall’Europa Occidentale all’estremo Oriente. Si tratta di una specie tipica delle zone umide e paludose che un tempo era molto diffusa in tutto il nostro territorio. Le bonifiche agricole e le deforestazioni, hanno reso questa pianta sporadica. Oggi incontriamo l’ontano nero (Alnus glutinosa), lungo le rive dei fiumi e di alcuni canali irrigui e nei pressi di stani e laghetti. Ha radici molto sviluppate, perciò si usa per consolidare le scarpate e le rive dei corsi d’acqua. Nelle radici sono presenti “noduli” dove vivono batteri azoto-fissatori. Il carbone di questa specie veniva usato nel passato per produrre polvere pirica.
I boschi di ontano nero in pianura sono ormai una rarità e per questa ragione la Comunità Europea li ha inseriti nella Direttiva europea 92/43/CEE denominata “Habitat”, volta a proteggere non solo le specie ma anche gli ambienti in cui esse vivono.

La caratteristica foglia dalla lamina obovata dell’Ontano nero

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