Nocciolo (Corylus avellana)
Il nocciolo (Corylus avellana) è un arbusto frequente nei boschi di media e bassa montagna e nei boschi collinari e può raggiungere i 5-7 metri d’altezza. E’ caratterizzato da numerosi fusti eretti ramificati dalla base; la scorza è bruno rossiccia, liscia e lucida. Le foglie con forma “a cuore” terminanti con una punta, presentano margine finemente dentato e fitta peluria sulla pagina inferiore. I fiori, che compaiono prima delle foglie, sono separati ma presenti sulla stessa pianta (specie monoica): i maschili sono riuniti in amenti penduli di colore giallo crema, mentre quelli femminili sono piccoli, tondeggianti e rossastri. Il frutto del nocciolo è un achenio chiamato comunemente “nocciola” che matura verso la fine dell’estate. Se si passeggia in un bosco ricco di noccioli, ci sono buone probabilità di trovare numerosi gusci di nocciola più o meno rosicchiati: sono gli avanzi del pasto consumati velocemente da vari animali come topi ghiri, scoiattoli, picchi e cince. Il nocciolo è presente in tutta Europa, nei boschi misti di latifoglie. Predilige terreni sciolti e freschi e si diffonde naturalmente come specie pioniera nelle radure dei boschi, svolge inoltre un’efficace azione di consolidamento delle pendici franose. Si coltiva largamente come pianta da frutto e da legno e le foglie costituiscono foraggio per pecore e capre. Nella Z.N.S. della Dora Riparia è molto frequente nei boschetti lungo le sponde fluviali.
